È una visione condivisa anche da uno degli insegnanti di Hoffman all’Accademia, l’eminente architetto viennese Otto Wagner. Entrambi ritengono che il ruolo dell’architetto vada ben oltre l’arte di costruire. Gli architetti, anzi, dovrebbero essere designer capaci di progettare anche gli elementi più piccoli, per creare un insieme armonioso. Hoffmann per tutta la vita rimane fedele a questa convinzione. Nessun compito è mai troppo grande per lui, e nessuno troppo piccolo.
Tra i capolavori architettonici di Hoffmann ci sono il Sanatorium Westend a Purkersdorf bei Wien e il Palais Stoclet a Bruxelles (Patrimonio culturale mondiale dell’UNESCO), i cui interni e giardini sono progettati nei minimi dettagli da Hoffmann stesso. La sua attenzione scende così tanto nel particolare che arriva a prendere in considerazione persino il guardaroba della padrona di casa. A suo parere, gli abiti da lei indossati all’inaugurazione del Palazzo privato a Bruxelles non si armonizzavano con il resto dell’insieme: per questo decide di occuparsi anche di design di moda.
Tutto è perfettamente in stile, un vero Gesamtkunstwerk, un’opera d’arte totale!