L'inclusione nei musei va oltre la semplice accessibilità fisica. Si tratta di organizzare le informazioni in modo tale che le persone con disabilità possano pianificare e vivere la loro visita al museo in modo indipendente. Ciò significa che il contenuto delle mostre, delle collezioni e dei temi può essere vissuto attraverso molteplici sensi e canali di informazione. Ciò include formati inclusivi per l'organizzazione di eventi, visite guidate e laboratori.
Il Museo d'Arte Lentos di Linz, ad esempio, offre visite guidate nel linguaggio dei segni per i visitatori con problemi di udito. Testi speciali, disponibili in formato analogico e digitale, spiegano la collezione in un linguaggio di facile comprensione. I cani guida sono ammessi anche per i visitatori con problemi di vista.
Il Kunsthistorisches Museum di Vienna organizza sessioni di visione d'arte congiunte per persone con disabilità visive o cognitive. I visitatori possono essere creativi in prima persona nell'atelier. Le visite tattili realizzano l'inclusione nella pratica, così come le visite guidate nel linguaggio dei segni o in un linguaggio semplice. Esistono anche programmi per persone affette da demenza e per i loro accompagnatori.