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    Möbelmuseum, viaggio nel mondo del mobile viennese

    Una raccolta dei mobili della casa imperiale d'Austria attraverso i secoli e gli stili: dal Barocco al Biedermeier

    Come tutte le case imperiali, anche gli Asburgo disponevano di dimore sparse nei loro territori. Per ottimizzare l'organizzazione e la realizzazione degli arredi nel rispetto dei gusti e delle predilezioni dei vari esponenti della casata, ma anche per favorire il recupero e il restauro dei manufatti danneggiati o dismessi, su esempio della corte francese Maria Teresa d'Austria dispose nel 1747 la creazione di un "Ispettorato dei mobili di corte", una sorta di magazzino centrale, cui attingere di volta in volta a seconda del fabbisogno di mobilio. Testimonianza di un metodo di parsimoniosa gestione famigliare, quei 165.000 manufatti accumulati nel tempo sono ancora oggi una meravigliosa miniera di pezzi spesso unici. Di essi, oltre 6000 sono esposti in permanenza al Museo del Mobile e ne fanno un affascinante luogo sia per gli amanti della Storia, in particolare degli Asburgo; sia per gli appassionati di Antiquariato, col suo divenire di materiali, fogge e stili; e per gli estimatori del Modernariato.

    Al pubblico è stato aperto in toto solo dal 1998 e forse per questo non è ancora regolarmente inserito nel classico tour delle principali istituzioni culturali e artistiche di Vienna. Tuttavia, il Museo del Mobile offre un'esperienza speciale.

    Camera Biedermeier, collezione di mobili imperiali / Hofmobiliendepot, Wien
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    Bisogna prendersi tempo, quando si varca il suo ingresso al numero 7 della Andreasgasse, nel 7° distretto, una piccola traversa della grande arteria commerciale della Mariahilferstrasse. Perché c'è davvero tanto da vedere.

    In mostra vi è un gran numero di mobili appartenuti nei secoli alla famiglia imperiale, fra cui una preziosa scrivania di Maria Teresa e un secrétaire della figlia Maria Anonietta, e l'austera culla che nel 1858 la città di Vienna regalò al neonato principe ereditario Rodolfo.

    Un intento originariamente anche didattico si riconosce nella lunga infilata di 15 stanze Biedermeier ricostruite in ogni minimo particolare con pezzi originali dell'epoca.

    Gli appassionati di Sisi possono immergersi in una serie di ricostruzioni di ambienti e di costumi dai tre celeberrimi film degli anni '50 dedicati alla giovane imperatrice, diretti da Ernst Marischka e interpretati da Romy Schneider. Molti dei mobili di quei set cinematografici sono stati attinti proprio dal Museo del Mobile e la presentazione è completata da locandine, foto di scena e estratti video in varie lingue.

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    Una sezione è dedicata alla premiata ditta Thonet, di cui è esposta un'ampia selezione di pezzi creati a partire dalla metà del diciannovesimo secolo con la tecnica del legno curvato.

    Non mancano oggetti progettati dai grandi nomi dell'architettura e del design austriaco tra Ottocento e Novecento: da Otto Wagner a Adolf Loos, da Josef Hoffmann a Josef Frank, a Margarethe Schütte-Lihoztky.

    Nei 6.000 mq di esposizione spiccano pure lunghe serie di scrivanie, sedie, letti, salotti, lampade, quadri, specchi, tappeti, attaccapanni, porcellane, vetri, e anche arredi da bagno e accessori fra i più disparati.

    Per illustrare il secondo dopoguerra vi è la ricostruzione di una tipica cucina austriaca anni '50, coi suoi mobili e le sue stoviglie dai colori pastello, mentre iconici oggetti di design internazionale del nostro tempo completano il percorso.

    Ancor oggi il Museo del Mobile è una delle fonti principali degli arredi di uffici di rappresentanza e delle ambasciate austriache nel mondo, nonché della creazione di ambientazioni per cerimonie ufficiali della repubblica.


    Testo a cura di Flavia Foradini. Giornalista e autrice, scrive fra l’altro su temi austriaci per media italiani e stranieri.

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