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    Itinerari alla scoperta del vino austriaco

    Colline coperte di vigneti che in autunno si vestono di sfavillanti colori, cantine pluripremiate, villaggi caratteristici, palazzi e castelli. Un tour nelle regioni enologiche dell’Austria non solo offre bere (e mangiare) bene. Ma anche paesaggi emozionanti e gioielli d’arte

    PROGRAMMA

     

    Punto di partenza aeroporto o stazione di Vienna

    Punto di ritorno: aeroporto o stazione di Vienna.

    Giorni minimi di viaggio consigliati: 10 giorni

    Il meglio dell’esperienza: quattro itinerari nelle quattro regioni austriache dove è più diffusa la viticoltura. Vienna, l’unica capitale al mondo con vocazione enologica e ampie vigne all’interno della metropoli. La Bassa Austria, la regione che si estende intorno a Vienna e che dal 1986 ha per capoluogo St. Pölten. Il Burgenland, al confine con l’Ungheria. La Stiria, la seconda regione più grande dell’Austria, nel Sud-est del Paese.

    Tappa 1: Vienna, molto più che una metropoli

     

    Viticoltura in città? Spesso i vigneti urbani hanno piccole dimensioni, ma non a Vienna! I filari a nella capitale austriaca coprono quasi 700 ettari e svolgono un ruolo chiave nell’economia locale. Ma non solo. Aiutano a preservare il polmone verde che circonda la città e soprattutto danno ottimi vini. Le colline nella cintura a nord e a ovest di Vienna sono storiche zone enologiche, punteggiate da vecchi borghi vinicoli diventati quartieri della città. Si raggiungono facilmente, perfino a piedi o in tram.

    Il vino a Vienna

    Nel tardo medioevo la vite veniva coltivata perfino all’interno delle mura cittadine, in quello che oggi è il primo distretto. Ora si concentra nella periferia. Le varietà più diffuse sono Riesling, Grüner Veltliner, Chardonnay e Pinot Bianco. Quasi tutti i viticoltori di Vienna producono il tradizionale Gemischter Satz: i diversi vitigni sono coltivati nello stesso vigneto, raccolti insieme e trasformati in un unico vino. Nel 2008 il Wiener Gemischter Satz è stato aggiunto alla lista dell’“Arca del Gusto” di Slow Food e nel 2013 ha ottenuto il DAC (Districtus Austriae Controllatus, la nostra Doc).

    La tradizione degli Heurige

    Il Gemischter Satz è sempre stata la scelta più consueta nelle tipiche taverne, gli Heurige, ancora oggi molto amate. Dall’Heurige aperto tutto l’anno con piatti caldi e grande scelta, alla piccola osteria contadina che spunta per alcune settimane tra i vigneti: tutti sono molto frequentati, da turisti e viennesi. Di solito gli Heurige sono gestiti dagli stessi vignaioli e contrassegnati all’ingresso da frasche; hanno tavoli e panche di legno e con il vino servono salumi, carni affumicate, creme e pane nero.

    Quella degli Heurige è una tradizione antica: risale al 1784, quando l’imperatore Giuseppe II promulgò un decreto che permetteva a tutti di vendere cibo con vino, mosto e succhi di frutta. Nel 2019 la tradizione dell’Heurige di Vienna è stata aggiunta alla lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. Un buon modo per scoprire gli Heurige di Vienna sono le giornate della passeggiata enologica, lungo il Sentiero delle vigne viennesi

    Il vostro itinerario enologico a Vienna

     

    Potete iniziare con il check-in in albergo, all’Hotel Rathaus Wein & Design, che riserva grande attenzione al vino. Sin dalla colazione, ricca di prelibatezze locali tra cui gelatina, formaggio e torte al vino. Ma non solo: la sua enoteca presenta più di 300 vini provenienti da tutte le regioni vinicole dell’Austria. Poi potete esplorare il centro storico di Vienna, con la Cattedrale di Santo Stefano, il Palazzo Imperiale e le celebri caffetterie che affollano il primo distretto. Al pomeriggio partite alla volta dei vigneti di Vienna. Con i mezzi pubblici si arriva facilmente a Grinzing e a Sievering, situati nel 19esimo distretto. Qui sono numerosi gli Heurige e tante le gite tra i vigneti. Da Sievering, ad esempio, si giunge alla tenuta vinicola Cobenzl, passando dalla panoramica Bellevuestrasse, tra filari e eleganti ville.

    Il colle Cobenzl è una consueta meta di gite fuori porta per i viennesi e a partire dagli anni ’30 ha vissuto un periodo di vera fioritura. Risale all’inizio degli anni ‘50 il leggendario bar Rondell, da poco riportato in vita con arredi e materiali che ricordano l’epoca. Oltre alla splendida vista su tutta Vienna, offre cucina viennese moderna e solo vini viennesi.

    Il mattino del giorno successivo sarà dedicato ai quartieri più centrali di Vienna o ai tanti splendidi musei. E al pomeriggio salire al Kahlenberg, il colle nella zona del Bosco viennese, altra meta molto amata per le gite fuori porta. Da lassù la vista spazia su tutta la città e arriva addirittura allo Schneeberg, il monte da dove proviene l’acqua potabile di Vienna. Da mettere in agenda la tenuta Mayer am Pfarrplatz, azienda storica nata nel 1683. Nella piazza della parrocchia di Döbling trovate la cantina, l’Heurige e il ristorante Pfarrwirt. Luoghi legati a Beethoven: il compositore trascorse l’estate del 1817 in questa dimora storica del XII secolo, dove scrisse parti della Nona Sinfonia.

    Di ritorno a Vienna, potete fare un tour delle famose cantine del Palais Coburg, che ospita un lussuoso hotel di sole suite, un ristorante gourmet e un’incredibile collezione di vini rari. Nelle sei cantine sono conservate oltre 60.000 bottiglie. Una breve passeggiata nel centro città porta a un’altra istituzione cittadina, il ristorante Zum Schwarzen Kameel. Nato come negozio di spezie nel 1618, oggi è rinomato per la cucina tipica viennese. L’arredamento art nouveau scelto nei lavori di ristrutturazione del 1901 è rimasto affascinante come al tempo.

    Il terzo giorno può essere dedicato a un luogo che è già in Bassa Austria, ma che dista appena una mezz’ora di viaggio da Vienna. È la splendida Abbazia di Klosterneuburg, sfarzoso complesso barocco che da nove secoli troneggia su una collina affacciata sul Danubio, con magnifici tesori sacri, cucina regionale, interessanti mostre. È una delle più antiche e grandi aziende vinicole dell’Austria: la cantina di epoca barocca si trova a ben 36 metri di profondità.

    Tappa 2: Bassa Austria, filari lungo il Danubio

     

    La regione vinicola più grande dell’Austria per i Qualitätswein, i vini di qualità, affascina anche per la bellezza e lo stile di vita, ben difeso dai suoi abitanti. Il viaggio in Bassa Austria può iniziare dal Wagram, altopiano che si estende a Nord del Danubio, a meno di un’ora da Vienna. È una delle regioni vinicole più panoramiche dell’Austria. Nel paese di Kirchberg am Wagram, potete godervi un delizioso pranzo e una degustazione di vini al Weritas. La tappa successiva è Castello di Grafenegg, splendido monumento allo storicismo romantico, circondato da piacevoli giardini. Alla sera il consiglio è a Feuersbrunn: il ristorante del Relais & Chateaux Mörwald. Per assaggiare i piatti dello chef stellato Toni Mörwald: la sua è una grande cucina classica, resa moderna grazie a tecnica e competenza. L’hotel ha eleganti camere, come la vicina Villa Katarina della stessa proprietà.

    L’itinerario del giorno successivo ha per meta la Wachau, suggestiva valle attraversata dal Danubio, dal 2000 Patrimonio UNESCO. Dürnstein è una cartolina, con il campanile blu della barocca abbazia agostiniana, il castello seicentesco che ora ospita l’hotel a 5 stelle e in alto la Fortezza di Kuenringerburg, dove si dice fu imprigionato Riccardo Cuor di Leone. Dalle rovine potrete avere una vista spettacolare sul Danubio e la Wachau. Di ritorno, la sosta è al Loibnerhof per un pranzo nell’ampio giardino verdeggiante che costeggia il fiume.

    Impossibile poi dimenticare il vino! Winzer Krems Sandgrube 13, a Krems, propone un tour davvero interessante. Qui potrete scoprire tutti i segreti della produzione di vino nella regione. Da provare anche Nikolaihof , che è sia un buon ristorante sia una cantina leggendaria - sede del più grande torchio per l’uva d’Europa.

    Tappa 3: Burgenland, i vini del lago Neusiedlersee, Patrimonio UNESCO

     

    Ad appena un’ora di auto da Vienna, ma influenzato dal caldo clima pannonico, il Burgenland è una terra di grandi vini. Grazie anche a vignaioli e chef innovativi che preservano le antiche tradizioni, rinnovandole.

    La prima tappa del viaggio è Purbach, pittoresco villaggio sul Neusiedlersee, il lago di steppa più occidentale d’Europa. Dove soggiornare al Gut Purbach, ristorante ed elegante hotel nascosto dietro vecchie mura di pietra. A una manciata di chilometri troverete la cantina Höpler e le Höpler's Wine Rooms per provare un tour che amplia la conoscenza del mondo del vino sollecitando tutti i sensi. Già, in Austria, la tradizione rustica e genuina si fonde con la moderna eleganza.

    Da Purbach si raggiunge rapidamente il villaggio di Gols, dove si trova Weinkulturhaus, cooperativa di viticoltori ospitata nell’edificio più antico del villaggio ben restaurato, dove assaggiare ben 400 vini di 100 vignaioli di Gols.

    Ma qui non c’è solo vita semplice. D’obbligo una sosta al Castello Halbturn, la grande tenuta settecentesca usata dalla famiglia imperiale come residenza estiva. Lo straordinario palazzo è ancora molto vivo: circondato da uno splendido giardino, ospita molti eventi culturali, ma anche la cantina che produce ottimi vini, il ristorante Knappenstöckl per gustare prelibatezze locali e l’hotel per dormire in un vero castello.

    Il giorno successivo può essere dedicato ai villaggi vicini, tutti molto caratteristici, come Donnerskirchen, Oggau, Rust, Mörbisch per scoprire di più sullo Zweigelt, un vitigno locale, e sui famosi vini dolci del Burgenland. Un buon modo per vedere il lago è affittare una bicicletta a Neusiedl am See e pedalare lungo le rive: sarete stupiti da uccelli e piante selvatiche. Da provare il ristorante Dankbarkeit a Podersdorf, locanda a conduzione familiare che serve fresche specialità locali.

    Il consiglio per l’ultimo giorno è la visita al capoluogo della regione: Eisenstadt. Dista solo una sessantina di chilometri da Vienna e custodisce il Palazzo Esterházy, dove visse il compositore Joseph Haydn (1732-1809), chiamato a lavorarci dal principe Esterházy.

    Tappa 4: Stiria meridionale, vino e castelli

     

    Dal punto di vista storico e culinario, vale la pena scoprire la Stiria. A sole due ore a sud di Vienna troverete dolci colline coperte da vigneti, frutteti e campi di zucche. Con un perfetto mix di castelli medievali e produttori di prelibatezze locali.

    Il primo giorno puntate verso il confine sloveno: a poco più di due ore da Vienna troverete la regione vitivinicola più meridionale dell’Austria. La Strada del vino della Stiria meridionale attraversa un territorio spesso paragonato alla Toscana. Ma qui niente folle: solo villaggi affascinanti, splendidi vigneti e eccellenti Buschenschänken, le piccole osterie accoglienti. Potete seguire la celebre strada, ma anche camminare sui tanti percorsi segnalati o andare in bici sulle famose piste ciclabili. Un buon indirizzo dove dormire è Panoramalodges Boutique‑Hotel, a Leutschach an der Weinstrasse, composto di chalet immersi nel paesaggio.

    Dopo un mattino dedicato a vini e cantine, nel pomeriggio del giorno successivo potete invece dirigervi verso est. In un’oretta potete arrivare al Genusshotel Riegersburg, particolare hotel accanto a un vigneto e splendida vista sulla castello Riegersburg, lungo la Strada dei Castelli della Stiria. La regione selvaggia e romantica che si apre appena oltre le porte dell’hotel ospita numerosi artigiani culinari innovativi, come la distilleria di grappa e aceto Gölles e la produzione di prosciutti Vulcano. L’hotel invita alla scoperta di un territorio particolare, noto per i numerosi vulcani inattivi, i castelli e un patrimonio agricolo unico. Esplorate Klöch, il villaggio vinicolo famoso per Traminer profumati di rosa e per eccellenti Buschenschanken, che offrono vini regionali e prelibatezze.

    Il consiglio per il giorno seguente è la visita al Riegersburg, la fortezza che troneggia sulla una roccia vulcanica. Per secoli fu considerato inespugnabile, ma oggi ci potete salire con un comodo ascensore inclinato. Da vedere la raccolta di armi, il museo dedicato alla famiglia Leichtenstein, gli attuali proprietari, e il Museo delle streghe. Si conclude in dolcezza, alla vicina fabbrica di cioccolato Zotter, dove si producono a mano cioccolatini biologici con cacao proveniente dal commercio equo e solidale.

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