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    Trekking, bicicletta, corsa - La felicità dello sport nella natura

    La natura fa bene. Non solo perché incentiva l’attività fisica, ma perché riduce lo stress, migliora la salute, aumenta la felicità. Effetti su cui concordano gli studi dei ricercatori di mezzo mondo. Insomma, lo sport nel verde è sinonimo di salute e felicità

    Felicità. Una parola che da secoli impegna poeti, filosofi, teologi, psicologi. Un’emozione positiva o uno stato di equilibrio interno? Una sensazione materiale o una percezione di serenità? E soprattutto, si può aumentare? Insomma, cos’è la felicità?

    La felicità dipende da molti fattori, ma per tanti esperti una cosa è certa: l’attività fisica nella natura fa bene al corpo e alla mente. Il movimento nel verde aiuta ad essere più rilassati, più sani e anche più felici. Basta fare una rapida ricognizione tra gli studi dei ricercatori di mezzo mondo per vedere che tutti sono concordi. Uscire il più possibile all’aperto ha tanti effetti positivi sulla forma psico-fisica: allenta le tensioni muscolari, favorisce il riposo notturno, agisce sugli ormoni legati allo stress, riduce il rimuginio mentale. Il libro “Terapia forestale”, realizzato di recente dal CNR (il Consiglio Nazionale delle Ricerche), con il CAI, raccoglie insieme tutte le evidenze scientifiche che spiegano questi benefici. Altrettanto ha fatto lo scrittore e biologo austriaco Clemens G. Arvay nel suo “Biofilia. Il potere di guarigione degli alberi e delle piante”. E come per gli studi, anche i libri sull’argomento abbondano.

    hiking in forest near lake Hallstatt
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    La foresta: potente sostegno al sistema immunitario

    Il termine biofilia, che deriva dal greco, significa “amore per la vita”. Si riferisce all’istintiva attrazione che l’uomo prova per la natura. Già negli anni '80, Roger Ulrich, ricercatore all’Università di Chalmers, in Svezia, aveva dimostrato che i degenti ospedalieri in stanze con vista sulla natura venivano dimessi prima. Il biologo austriaco Clemens G. Arvay ha evidenziato che i segnali e le sostanze naturali emessi dalle piante, come i terpeni, rafforzano il nostro sistema immunitario.

    L’attività all'aria aperta riduce la pressione sanguigna, rafforza il cuore, migliora la circolazione, rende più profonda la respirazione. E sono tanti gli studi secondo cui fare regolarmente il cosiddetto forest bathing, il bagno nella foresta, abbassa i livelli di stress, più precisamente i livelli di cortisolo. In Giappone e negli Stati Uniti, il bagno nella foresta è ora una forma di terapia approvata dallo Stato.

    Non tutti i luoghi sono uguali. Fitte foreste, ghiacciai, alpeggi fioriti, laghi cristallini, cascate: sono luoghi ricchi di energia positiva, dove diventa facile staccare la spina e ricaricare le batterie. In Austria si chiamano Glücksplätze, posti della felicità. Qui potete restare in ascolto della vostra anima, rinvigorire il fisico, recuperare forza mentale. Nella sola regione austriaca del Salzkammergut, ci sono ben 212 luoghi fortunati. C’è da crederci: già l’imperatore Francesco Giuseppe sapeva che lì si può essere davvero felici.

    Una sensazione di felicità duratura

    Vi ricordate il primo giorno di scuola? O il sapore del cibo e i profumi di un viaggio? Le forti sensazioni di felicità hanno spesso un effetto duraturo. Il direttore dell’Happiness Research Institute di Copenaghen, Meik Wiking, ha scritto un libro sull’arte di ricordare i momenti felici. Nel suo studio su come si formano i ricordi, ha visto che quelli buoni innescano sentimenti positivi. Più sono coinvolti tutti i sensi, più intensa è la memoria: in altre parole, gli eventi emotivamente speciali si imprimono profondamente. Il suo consiglio è essere consapevoli nel momento in cui si stanno vivendo. Perché, poi – quando si rivivono nel ricordo – si sta bene a lungo.

    È importante riconoscere e celebrare le esperienze straordinarie: i ricordi sono il collante che ci forma e ci tiene insieme, sottolinea lo scienziato nel suo studio.

    Neurotrasmettitori di felicità inondano il corpo

    In effetti, ognuno è - almeno un po' - l’artefice della propria felicità. Che si tratti di una passeggiata nella bella valle di Alpbach, di un lungo cammino in Tirolo, di gite in bicicletta o di un’impegnativa escursione in montagna sul Großglockner - il movimento nella natura rilascia i neurotrasmettitori della felicità, la serotonina e la dopamina. Chi, da solo o in gruppo, supera le paure, vive avventure spensierate, affronta le sfide e riesce a superarle, si sente pieno di vita e felice.

    Testa libera, buon umore

    Happy time for the family during summer vacation in Flachau

    Testa libera, buon umore

    Che si tratti del potere della memoria o degli ormoni della felicità - il movimento all’aria aperta è una fonte di salute per il corpo e l’anima: semplicemente rende "felice". Gli escursionisti che trascorrono ore o giorni in cammino, tra prati rigogliosi e fitti boschi, tra ampie valli e pascoli alpini, su monti più o meno alti, hanno una cosa in comune. Notano che con ogni metro di altitudine, con ogni chilometro, si allontanano sempre di più dagli affanni della vita quotidiana.

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    • Hotel Fritsch am Berg
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      La giostra dei pensieri perde velocità.

    • Un'attenzione perticolare per la ricchezza della natura, vivere le Alpi
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      I problemi sembrano improvvisamente molto più piccoli.

    • Mountain huts on an alpine meadow
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      La testa si libera – aperta anche a nuove idee.

    • sunset Brunnenkogelhaus in the Ötztal Alps
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      E: l’umore migliora.

    The journalist Claudia Steiner

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    Bio Claudia Steiner

    Claudia Steiner è una giornalista freelance. È cresciuta a Monaco di Baviera e vi è tornata - anche per la vicinanza alle montagne - dopo aver vissuto a Bamberga, Colonia, Düsseldorf, Amburgo e Istanbul.

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