
Bootshaus Wörthersee
Austrian National Tourist Office
/ Peter Burgstaller
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Dalla cima più alta dell’Austria, il Grossglockner, ai morbidi Nockberge, alle valli con i laghi più caldi del Paese. La Carinzia è una regione dove Nord e Sud si fondono, colma di sole, di cultura, di sport, di piacere di vivere.
A Klagenfurt, potete scoprire il fascino austriaco combinato a un tocco mediterraneo. Affacciata sul lago Wörthersee, la città sull’acqua è meta di sportivi e di appassionati di cultura. Le facciate in stile Liberty nel centro della città, i numerosi musei e l’elegante teatro cittadino regalano un’atmosfera tipicamente austriaca. Nelle serate miti, il ritrovo è sulle rive del lago Wörthsee, davanti a un bicchiere di vino e buon cibo, nella pittoresca baia di Maria Loretto.
Passeggiando per il centro storico di Klagenfurt, si capisce subito che furono soprattutto architetti italiani a modellarne l’immagine. È un piacere vagabondare tra piazze accoglienti e cortili ombrosi, fermandosi nei graziosi, piccoli caffè che allungano i tavolini sulle vie quiete.
Kiki Kogelnik: la Carinzia ha dato i natali a un’artista di valore della Pop-Art. Le sue opere comprendono pitture, installazioni, sculture e opere grafiche. È diventata famosa a livello internazionale per le sue teste in vetro, bronzo e ceramica. Durante la sua permanenza a New York, faceva parte di un gruppo di artisti che includeva anche Roy Lichtenstein e Andy Warhol. Passeggiando per Klagenfurt, nel Landhauspark scoprirete la fontana Der Gesang, Il Canto, da lei progettata. Un ottimo posto per una pausa di ispirazione. Altre opere possono essere ammirate nel Museo di arte moderna della Carinzia (MMKK), una delle più importanti collezioni di arte visiva moderna in Austria.
Un’altra famosa artista della Carinzia è Maria Lassnig. L’elemento costante delle sue opere è la presenza umana, nella sua fisicità. Gli innumerevoli autoritratti e i corpi color pastello sembrano galleggiare sulla tela con colori fragili e delicati. Molte opere si vedono proprio nel MMKK.
L’Austria vanta circa cento abbazie e monasteri. Quelli della Carinzia di solito sorgono in luoghi particolarmente suggestivi. Si affacciano sui laghi, come l’abbazia di Millstatt e l’abbazia di Ossiach, o sono circondati da prati e boschi, come quella di St. Paul im Lavanttal e la Cattedrale romanica di Gurk.
In Carinzia non solo è notevole l’architettura sacra, ma sono tanti anche i palazzi e i castelli che meritano una visita.
Il castello di Porcia, ad esempio, è considerato l’edificio rinascimentale più notevole a nord delle Alpi. E il castello di Wolfsberg il rappresentante più caratteristico del neogotico Tudor in Austria: a metà dell’Ottocento, l’antico fortilizio fu trasformato in un enorme castello in stile inglese.
I castelli fortificati sono tipici della Carinzia: grazie alla loro posizione su ripide formazioni rocciose, modellano il paesaggio circostante, creando stupore. Il castello di Hochosterwitz, uno dei simboli della regione, è arroccato su uno sperone di roccia che si erge in mezzo alla valle. Circondato da anelli di mura con 14 porte è tanto spettacolare da aver ispirato, si dice, la rocca di Biancaneve di Walt Disney. È abbarbicato sulla roccia tra la catena montuosa dell’Ossiacher See anche il castello medioevale di Landskron. Oggi le rovine ospitano l’Adler Arena e eventi di falconeria: si assiste allo spettacolo di aquile, poiane e avvoltoi che tornano dal falconiere dopo voli impressionanti, insieme al racconto delle loro caratteristiche. E dal terrazzo si ha una vista stupenda sul lago di Ossiach, la città di Villach e la catena montuosa delle Caravanche.
In Carinzia, lo stupore è continuo: arriva ad ogni curva della strada e a ogni deviazione del sentiero. La regione ha molto da offrire grazie alla natura spettacolare, ai numerosi laghi e alle tante catene montuose. La Carinzia si estende infatti tra il Großglockner e le Gurktaler Alpen a Nord, e tra le Alpi Carniche e la catena montuosa delle Caravanche a Sud.
Tra i monti sono interessanti i Nockberge, giganti gentili. Con i suoi 2.440 metri, il Rosennock è la cima più alta e, come tutte le altre, ricoperto di erba. A causa della vegetazione verde che raggiunge le vette, i monti Nockberge nell’omonimo Parco della Biosfera non incutono timore: nonostante la loro altezza, sembra sia facile salirci. In effetti, sono molti i sentieri su cui è un piacere camminare o andare i bicicletta, tra i boschi odorosi di pino cembro e le minuscole piante di valeriana celtica dalle preziose proprietà.
Qui corre anche una famosa strada panoramica: la Strada alpina Nockalmstraße, che con molte curve e 34 km conduce nel Parco della Biosfera. Un unico in Europa perché difende la foresta più estesa di abeti rossi, larici e pini cembri delle Alpi dell’Est.
Viaggiando in auto in Carinzia, potete anche facilmente arrivare sino alla strada più famosa dell’Austria: la Strada Alpina del Großglockner. Da Klagenfurt, dista meno di due ore di auto e vale il viaggio per la vista mozzafiato.
Un’esperienza naturale altrettanto impressionante è data dalle gole della Carinzia. Qui si incontrano avventura e divertimento, su sentieri che corrono lungo ruscelli scroscianti, tra radici e ponti di legno. Sono tour che toccano tutti i sensi: il muschio odora sulle pareti di roccia umida, il ruscello rumoreggia scorrendo impetuoso, e la luce, interrotta dal soffitto di foglie, crea giochi di ombre sul terreno. Cercate un’escursione con l’effetto wow? Ecco la Forra Raggaschlucht e la Forra Tscheppaschlucht.
Si gustano in tutte le stagioni i famosi tortelloni carinziani “Kärntner Käsnudel”. Sono un piatto tradizionale con ripieno di patate e ricotta, a cui la menta e il cerfoglio conferiscono un sapore particolare. Il ripieno è diverso da una zona all’altra della regione, e la sua ricetta viene tramandata di generazione in generazione. I tortelloni sono così importanti nella cucina della Carinzia che esiste perfino un verbo specifico (Kredeln) per indicare l’arte di ripiegare la pasta per chiuderli.
D’altronde la cucina è uno dei grandi vanti della Carinzia, basata su ingredienti locali e antichissime ricette. Tanto che due valli, la Gailtal e la Lesachtal, sono diventate la prima destinazione al mondo di Slow Food Travel. Qui, albergatori e i produttori si sono impegnanti a conservare il tradizionale ciclo di produzione, a preservare i saperi artigianali, a rispettare il territorio. I programmi di Slow Food Travel Alpe Adria spaziano dalla cottura del pane ai formaggi a latte crudo, dal pregiato speck della Gailtal al mondo dell’apicoltura di montagna.