“Buono, pulito e giusto”. È il titolo di uno dei libri di Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food. Tre parole diventate uno slogan che ha cambiato i rapporti tra cibo, ambiente, natura, agricoltura. Perché indicano come deve essere il cibo: piacevole, accessibile a tutti, prodotto con criteri di sostenibilità. Nel rispetto della biodiversità e dei diritti di chi lo produce e di chi lo consuma.
“Buono, pulito e giusto” sono anche le parole che ispirano i prodotti e la cucina dell’Alpe Adria, la regione della Carinzia al confine con Italia e Slovenia. Dove due valli, la Gailtal e la Lesachtal, sono diventate la prima destinazione al mondo di Slow Food Travel. In queste valli, la cucina è insaporita dai confini italiani e sloveni e da ricette tramandate di generazione in generazione. Qui, albergatori e i produttori si sono impegnanti a conservare il tradizionale ciclo di produzione, a preservare i saperi artigianali, a rispettare la ricchezza di un territorio unico.