Hedy Lamarr, star del cinema e Lady Bluetooth
La leggendaria diva del cinema Hedy Lamarr fu famosa a Hollywood come la "donna più bella del mondo". La sua carriera cinematografica inizia a Vienna, la sua città natale. Non fu solo un’attrice, ma l’inventrice di un metodo oggi usato da Internet e cellulari.
Scandalosamente bella e intelligente
Già da ragazza, Hedwig Eva Maria Kiesler, nata nel 1914 nel distretto di Döbling di Vienna, sente il forte desiderio di sperimentare. E quella che diventerà Hedy Lamarr, riconosce presto anche il suo amore per il cinema. Così, ad appena 19 anni, entra negli annali della storia di questa grande arte. Compare completamente nuda in una scena di “Estasi”, film cecoslovacco del 1933, la prima scena di nudo integrale in un film: un vero scandalo. Nello stesso anno ha la parte della principessa Sissy in uno spettacolo messo in scena al Theater an der Wien. Sposa il produttore di armi Fritz Mandl, geloso e più vecchio di lei, da cui fugge nel 1937 alla volta di New York. Su consiglio di Louis B. Mayer, capo della Metro Goldwin Mayer, cambia il suo nome in Hedy Lamarr.
Commercializzata a Hollywood come la "donna più bella del mondo", la Lamarr non riesce a mettersi in mostra per la sua recitazione, ma il suo stile europeo e esotico, alla fine degli anni ‘30, è copiato anche dalle colleghe attrici. Le giovani americane si tingono di bruno i capelli e adottano pettinature lunghe alle spalle, con onde e riga in mezzo. E come lei, indossano cappelli, turbanti e sciarpe. Interpreta numerosi film, tra cui il primo “Un’americana nella Casbah” e il kolossal in costume "Sansone e Dalila", diretto da Cecile B. DeMille, senza però avere un successo duraturo.
Oltre alla recitazione, Lamarr continua a nutrire interesse per la matematica e le invenzioni tecniche. Insieme al musicista sperimentale George Antheil, sviluppa un brevetto per il metodo del salto di frequenza, che oggi - in una forma modificata - è usato nella tecnologia della comunicazione senza fili, come il Bluetooth e il wi-fi. Per questa invenzione, nel 1997 ha ricevuto il premio Pioneer dell’Electronic Frontier Foundation. Nel 2000 muore in Florida, in gran parte dimenticata come attrice. Invece ancora oggi è ricordata come "Lady Bluetooth".

Hedy Lamarr
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Vissuta1914 – 2000
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Ha abitatoVienna, Parigi, Londra, New York, Los Angeles
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"Scandali" professionali1933 prima scena di nudo nella storia del cinema, film "Ecstasy".
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Fuga1937 a N.Y.
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Invenzione1942 brevetto per un metodo di salto di frequenza
Hedy Lamarr: una vita tra recitazione e scienza
Hedwig Eva Maria Kiesler cresce a Vienna in una famiglia dell’alta borghesia amante della cultura. Già a 10 anni prende lezioni di ballo e pianoforte. Iscritta alla facoltà di ingegneria, lascia gli studi per lo spettacolo. Nel 1937, emigra come giovane attrice a New York, dove prende il nome di Hedy Lamarr. A Hollywood diventa la "donna più bella del mondo" e cattura il pubblico, donne e uomini. Mentre le donne copiano il suo stile, gli uomini sognano di sposarla: ben sei ci riescono, ma i matrimoni sono seguiti da altrettanti divorzi.
Oltre alla recitazione, è madre di tre figli e inventrice: con il musicista George Antheil nel 1942 inventa e brevetta un “sistema di comunicazione segreta”. È la tecnologia a rapida variazione di frequenza, o “salto di frequenza”, che è tra le basi della comunicazione senza fili con cui funziona lo standard Bluetooth e il Wi-Fi. Il riconoscimento le arriva solo alla fine degli anni ‘90. Una tomba d’onore è dedicata a Hedy Lamarr al Cimitero Centrale di Vienna.
Come è nata la procedura del salto di frequenza?
Hedy Lamarr, insieme al compositore americano George Antheil, nel 1942 sviluppò per gli alleati il metodo del salto di frequenza, pensato per i siluri radio-controllati. Grazie alle frequenze variabili, i segnali radio diventavano difficili da localizzare e immuni alle interferenze: un vantaggio sul nemico, che non avrebbe potuto intercettare le torpedini degli alleati. La sua invenzione però precorre i tempi: l’idea fu ritenuta impraticabile per la tecnologia di allora che usava valvole termoioniche, troppo ingombranti. La scoperta fu usata dalla Marina americana solo nel 1962. Ma il particolare tipo di trasmissione dati inventato da Hedy Lamarr ha posto le basi per lo sviluppo delle telecomunicazioni, con tecnologie come il Bluetooth.
Hedy Lamarr, stimolo per le giovani scienziate
Passata alla storia del cinema come la "donna più bella del mondo", Hedy Lamarr oggi è conosciuta anche come pioniera della tecnologia Bluetooth. Dal 2018, Vienna, la sua città natale, assegna il Premio Hedy Lamarr. Non è un premio per la recitazione, ma un apprezzamento dato esclusivamente alle donne che stanno plasmando il mondo digitale. Nel 2020, è stato assegnato alla ricercatrice italiana Laura Nenzi. L’informatica nata a Venezia conduce ricerche presso l’Istituto di Computer Engineering del Politecnico di Vienna, dove si dedica alla logica dell’intelligenza artificiale per creare modelli di machine learning e predire il comportamento dei sistemi Cyber Fisici.
Laura Nenzi in conversazione sul suo istituto di ricerca viennese.
Intervista a Laura Nenzi
Signora Nenzi, lei ha conosciuto Hedy Lamarr alla cerimonia di premiazione. Lei è una scienziata e nel suo tempo libero si dedica alla recitazione.
Sì, ma finora ho tenuto rigorosamente separati i due ambiti, come Hedy Lamarr (ride). Devo ammettere, però, che a causa delle mie origini italiane non sono quasi mai stata a teatro a Vienna. Ma sono stata all’opera.
Perché è importante un premio rivolto esplicitamente alle donne accademiche?
Penso che la discriminazione di genere in ambito tecnologico avvenga molto prima della vita professionale. Già nell’infanzia: alle ragazze sono dati giocattoli completamente diversi da quelli dei ragazzi.
Lei viene da Venezia e per lavoro fa la pendolare tra Vienna e Trieste. Dove Vienna le ricorda l’Italia?
La farò ridere: all’Heuriger. Perché a Trieste ci sono le osmize, i locali dove i contadini servono il loro vino. Come a Vienna, questo risale all’epoca imperiale: nel 1784, i contadini furono autorizzati a offrire il vino. Le osmize servono anche specialità locali e regionali.
Cosa le piace di Vienna?
Qui ci sono persone da tutto il mondo. Un aspetto che mi piace molto di questa città.
Dove la gente la potrebbe incontrare?
Il mio museo preferito è il Leopold Museum. Mi piace molto anche il Burggarten - e naturalmente il caffè. Mi piace stare alla Vollpension vicino all’Università Tecnica o al Café Schopenhauer.