Come è nata la sua passione per il collezionismo?
Era un uomo molto colto. Probabilmente iniziò a collezionare oggetti già in Boemia, perché da Praga trasferì al Castello di Ambras una serie di armature che hanno poi costituito la base dell’attuale armeria degli eroi (Heldenrüstkammer).
Cosa sappiamo del gusto personale di Ferdinando?
Oltre alle armature, i suoi interessi erano i coralli, i minerali decorati, l’arte del vetro. Ferdinando studiava la storia e l’origine degli oggetti che collezionava, il suo non era semplice gusto del possesso. L’altra particolarità della collezione è che non si è dispersa, ma si trova ancora nel posto dove l’aveva raccolta per essere mostrata ai suoi ospiti: è una cosa molto rara.
Dove trovava gli oggetti da acquistare?
All’epoca c’erano dei commercianti d’arte, spesso diplomatici, che procacciavano oggetti da varie parti del mondo, ma la rete della famiglia Asburgo era la via più potente per raccogliere pezzi anche dai possedimenti Oltreoceano. In particolare, per i cosiddetti “exotica”, oggetti in madreperla, corno di rinoceronte, giada, avorio, porcellana. Un ruolo decisivo in questo senso lo ha avuto sua zia Caterina, regina di Portogallo, grande collezionista a sua volta. E poi non dimentichiamo i regali diplomatici che erano un gesto comune verso un uomo del suo rango.