Colazione alpina a 2.000 metri di altitudine: lo street food austriaco

Più alta è la quota, più lungo è il tempo di cottura di un uovo! La spiegazione è semplice. Il punto di ebollizione dell’acqua dipende dalla pressione nell’atmosfera: avviene a 100 gradi Celsius a livello del mare. In montagna, la pressione diminuisce e l’acqua bolle a una temperatura inferiore ai 100 gradi. Se l’uovo viene cotto a una temperatura più bassa, impiega naturalmente più tempo ad indurirsi al punto giusto. Come regola generale, il punto di ebollizione si abbassa di circa un grado ogni 300 metri di altitudine.

Per fortuna non ci sono cime di 7.000 metri di quota in Austria. A quell’altezza, con circa 61 gradi Celsius, solo il tuorlo d’uovo si può indurire durante la cottura, ma non l’albume - che ha bisogno di circa 84 gradi Celsius per diventare duro. Ma questa temperatura è impossibile da raggiungere con un fornello da campeggio così in alto!

Quando i malgari e le loro famiglie passavano tutta l’estate con le mucche negli alpeggi, restavano da soli per mesi e mesi. Avevano il loro compito di prendersi cura degli animali e di lavorare il latte. Il loro menu non era esattamente vario. Il cibo doveva fornire molta energia, essere veloce da preparare e fatto con prodotti facili da procurare.

È così che è nato il "Muas". È una sorta di frittella nutriente per la colazione, che ancora oggi viene cucinata per gli ospiti nelle baite alpine. Il burro fresco e il latte degli alpeggi vengono mescolati con la farina, un po’ d’acqua e sale. Sembra semplice, ma non lo è affatto. Quasi ogni malga e ogni fattoria ha le sue tradizioni e preferenze, dalla scelta della farina alla frutta che vi si mescola. Assicuratevi di provarlo - il vero Muas ha un sapore delizioso!