A Vienna un giorno sulle tracce di Beethoven
Beethoven scelse Vienna come casa adottiva e trascorse la maggior parte della sua vita nella capitale austriaca. Un viaggio musicale indietro nel tempo sulle tracce di Beethoven.
Un tempo, la musica di Schubert veniva suonata solo in intime serate in casa, note come Schubertiaden. Ancora oggi, i concerti del compositore mantengono questo carattere autentico, che siano in uno scenario alpino o in un ambiente più underground.
Schubert fu piuttosto povero per la maggior parte della vita. Era famoso per rimanere a dormire dai suoi amici e per molto tempo non ebbe neppure un pianoforte. I suoi Lieder erano ascoltati da un piccolo gruppo di amici devoti: partecipavano alle sue intime serate musicali, che divennero di gran moda nella Vienna del XIX secolo come le famose "Schubertiaden".
Per quanto Schubert potesse essere timido in pubblico, era molto socievole con gli amici. Gli invitati ballavano, cantavano, improvvisavano parodie, bevevano e leggevano poesie, mentre il musicista al pianoforte suonava la sua ultima opera.
Pare che non fosse un ubriacone, né un gran festaiolo, ma si dice che un bicchiere di vino aiutasse occasionalmente la sua ispirazione. In una lettera del suo amico compositore Anselm Hüttenbrenner si legge:
“Una sera invitai Schubert da me perché ... avevo ricevuto diverse bottiglie di vino rosso ... Dopo aver svuotato il nobile Sexarder fino all’ultima goccia, si sedette alla mia scrivania e compose il fantastico Lied ‘Die Forelle’, La trota.”
"Die Forelle" è un Lied affascinante, perfetto esempio di musica fatta su misura per le serate delle Schubertiadi. La sua trama riguarda la vita e la morte: la sua protagonista, "una piccola trota felice", viene uccisa da un pescatore senza cuore.
Si dice che una sera Schubert eseguì la nuova canzone e qualcuno del pubblico disse: “Sai, Franz, il tema di accompagnamento mi ricorda molto l’Ouverture del Coriolano di Beethoven”. Pare che Schubert abbia risposto: “Beh, allora non è niente di nuovo, buttiamolo!" e avesse tutta l’intenzione di strappare lo spartito. Fortunatamente, fu convinto a non distruggere quella che oggi è una delle sue romanze più famose.
“Mozart e Beethoven raggiungono il cielo – E Schubert viene da lì”.
Nonostante l’atmosfera di prim’ordine del festival, non è un posto per vedere e farsi vedere. Colline pittoresche, villaggi e città affascinanti, persone amichevoli e appassionati di musica da tutto il mondo costituiscono l’atmosfera unica e tranquilla della Schubertiade a Schwarzenberg e Hohenems.
L’intento è proprio quello di mantenere il carattere intimo del festival: si ascolta tranquillamente musica di alta qualità, godendo poi di una buona conversazione a cena con amici.
Schubert probabilmente l’avrebbe amato!
Beethoven scelse Vienna come casa adottiva e trascorse la maggior parte della sua vita nella capitale austriaca. Un viaggio musicale indietro nel tempo sulle tracce di Beethoven.
Una giornata sulle tracce di Wolfgang Amadeus Mozart. Un viaggio alla scoperta della sua magnifica Vienna.