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    I sapori d’Austria spiegati da un italiano

    Christian Lodi è un giovane e dinamico bartender con la passione per il pairing. Da quando ha aperto il suo Milord, un locale a sua immagine tra Loreto e città studi a Milano, ha costruito cocktail e credibilità, inventando sempre nuove occasioni per mettere insieme con maestria buon bere e ottimo cibo. Ha tentato anche l’approccio con il lato dolce del gusto, abbinando drink fantasiosi a dessert di pastry chef.

    Un esercizio di stile che lo appassiona e lo appaga, e che gli ha offerto l’occasione di mettere in campo la sua capacità combinatoria con il patrimonio di bontà che l’Austria regala al visitatore attento e appassionato. Perché questa nazione così ricca di bei paesaggi e di città d'arte, è anche uno splendido esempio di gastronomia e di prodotti, di buoni sapori e di abilità artigiane.

    Il viaggio di Christian, che ha toccato alcuni dei territori austriaci, è servito per creare abbinamenti tra cocktail e prodotti, ed è diventato anche un video, che racconta la sua visita ai produttori e alle aziende che creano le bontà austriache. Ma prima di ammirarlo, vogliamo scoprire con lui quali aspetti di questo viaggio lo hanno più colpito.

    Quali erano le tue aspettative?

    Devo confessare che a parte Vienna e la Sacher, prima di questo itinerario non conoscevo proprio nulla dell’Austria. Di sicuro non mi ero mai focalizzato sulla cucina austriaca. 

    Forse anche per questo, quello che ho scoperto mi ha davvero colpito moltissimo: nelle regioni che ho visitato ho trovato un patrimonio di gusto eccezionale, mi ha colpito molto il legame tra territorio e agricoltura. Ho ammirato la pulizia e la cura con cui le persone custodiscono il loro ambiente e il paesaggio. Anche per un turista, si sta meglio quando le persone che vivono nel luogo che visiti stanno bene e sono attente a preservare ciò che hanno.

    Quali aspetti ti hanno colpito di più?

    Siccome era la mia prima volta in Austria mi sono totalmente affidato alle persone del posto e con loro ho scoperto territori e prodotti: la fiducia è stata ben riposta, perché insieme a loro ho imparato a conoscere alcune delle varie regioni e i sapori caratteristici di ciascuna zona.

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    Ma veniamo ai prodotti: quali hai assaporato?

    Ho assaggiato i formaggi di un piccolo caseificio, dove si fa ancora tutto a mano. E la stagionatura viene fatta in una ex miniera d’argento, in un posto sperduto dove non c’è niente. In mezzo alla montagna c’è questo portone rotondo, sembra di stare in un film: e una volta aperto sei invaso dal profumo e scopri un universo di formaggi che sono messi lì ad affinare, in una condizione di umidità ottimale. 

    E poi la carne e il pane in Carinzia: con la signora Rosa abbiamo impastato insieme, e anche se all’inizio lei era un po' restia a svelarmi i suoi segreti, dopo poco l’ho convinta e al suono della fisarmonica abbiamo preparato un pane buonissimo con dei semi. Mi ha ricordato mia nonna e le ricette che facevamo insieme.

    Se dovessi dare un consiglio a un turista italiano, dove lo manderesti?

    lo consiglierei a tutti la Stiria e la Carinzia per i paesaggi, i boschi e anche per la qualità dei prodotti. Se amate fare un viaggio come scoperta, questi sono luoghi che vi colpiranno. E poi consiglio di avere fiducia quando si assaggiano cose che magari da noi non conosciamo: affidandomi ai produttori ho mangiato benissimo. C’è davvero una grande cura e molta attenzione sulla produzione. 

    Quali differenze hai trovato rispetto ai prodotti italiani?

    In generale, forse qui amano un gusto più speziato, sapori un po’ più decisi rispetto a quelli italiani. 

    Quando hai rivisto i video che hai girato ti sei ritrovato nelle immagini?

    Beh, mi sono emozionato: mi sono tornati in mente tutti i bei momenti di questo viaggio, che è stato breve ma davvero intenso. Mi è venuta una gran voglia di tornare e spero che, guardandoli, venga anche a voi!

     

    Intervista realizzata da Anna Prandoni

    Giornalista e scrittrice, da oltre 20 anni e una divulgatrice enogastronomica. Ha diretto La Cucina Italiana, è stata responsabile corsi gourmet di Accademia Marchesi. Direttore di Gastronomika, il magazine del cibo del quotidiano Linkiesta, TEDx Speaker e Presenter, Advisory Board Member dell’Accademia del Panino Italiano. E' “Fissata” con i podcast e comunica (a suo dire, troppo) via twitter. Ha un unico imperativo categorico: #piùcibomenofood

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