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    Klagenfurt e i suoi animali

    Che ci fa un drago a Klagenfurt? Dove si trova la casa dell'oca d'oro? Perché un cavallo si affaccia da un balcone? Scoprite tutti gli animali che ornano e arricchiscono le bellezze della città di Klagenfurt.

    Che ci fa un drago in Carinzia? Che ci fa un mostro minaccioso che sputa acqua nella Neuer Platz di Klagenfurt? Il Lindwurm, appunto il drago, è uno dei simboli della città sul lago Wörthersee: una bestiaccia che è una fontana realizzata nel 1593 a partire da un unico blocco di scisto verde proveniente dal Kreuzbergl, quello che è considerato il monte di famiglia per Klagenfurt. Si stima che il peso di questo animale con la testa di rinoceronte, il corpo d’uccello e la coda di serpente si aggiri intorno alle 6 tonnellate, e fa specie pensare che secondo le storie tramandate nel 1593 sarebbe stato trascinato sulla piazza da 300 giovinetti in abito bianco. Ma chi era il Lindwurm? Ovviamente un mostro che può esistere solo in leggenda, quella che vuole che ci fosse un drago alato che viveva in una palude tra il fiume Drau e il lago Wörthersee, che aveva l’orribile vizietto di volersi cibare di belle ragazze. E sì, anche di qualche mucca, se le fanciulle venivano a mancare. E proprio grazie a un bovino, un grasso toro usato come esca, fu ucciso con uno stratagemma da tre ragazzi della zona che non ne potevano più degli orribili sacrifici richiesti dal mostro sempre affamato. A “tener sotto controllo” la bestia, che farebbe la sua bella figura in un racconto fantasy, c’è la statua di Ercole con tanto di mazza chiodata, e una ringhiera seicentesca in ferro battuto con fiori e stemmi in stile tardo rinascimentale. 

    Cavallo sul balcone, Benediktinerplatz Klagenfurt
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    Ma il Lindwurm non è l’unico animale che si incontra facendo una passeggiata nel centro di Klagenfurt: sembra quasi che la città abbia una predilezione per le rappresentazioni di animali che possono far volare alta la fantasia. Alzando gli occhi, per esempio, sull’anonimo palazzo all’angolo tra Benediktinerplatz e Postgasse, che si affaccia sul Benediktinermarkt, su un balcone in alto si scopre un cavallo: una creazione moderna che sembra scrutare i visitatori dell’affascinante mercato. Inutile cercare di capire perché sia stato messo lì: probabilmente non c’è un perché, se non la voglia di regalare a tutti un attimo di stupore.

    Camminando in quella che è la zona pedonale più antica dell’Austria si fanno numerosi incontri con rappresentanti del mondo animale di fantasia, che rendono l’itinerario turistico ideale anche per le famiglie con bambini. All’estremità ovest della magnifica Alter Platz (Piazza vecchia, così chiamata per distinguerla dall’altra grande piazza cittadina, la Neuer Platz, la “Piazza nuova “nata dopo la ristrutturazione urbanistica del XVI sec), ecco la “Haus zur Goldenen Gans”, la casa dell’oca d’oro, ritenuta la casa più antica di Klagenfurt tuttora esistente, la cui costruzione risale al 1489 quando servì come pied-à-terre all’imperatore Federico III. La “preziosa” oca, che nel 2016 fu oggetto di un singolare furto e poi ritrovata in Stiria, invita ad andare a dare un’occhiata al bel cortile interno porticato del palazzo, ma anche a scoprire la vivacità della piazza che rappresenta il cuore antico della città. Lunghissima, ariosa, questa piazza è circondata da bei palazzi e case del XVI° e XVII° secolo in tinte pastello, e costellata da caffè e negozi che suggeriscono di prendersi tempo per godere del sereno brulicare della vita di una città a misura d’uomo, in cui ci si sposta facilmente a piedi.

    Klagenfurt’s Landhaus
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    Pochi passi bastano, infatti, per arrivare al bestiario più fantastico della città: quello che attende i visitatori della cappella Fuchs nella chiesa parrocchiale di Sant’Egidio (per gli orari di visita e le visite guidate in italiano contattare l’Ufficio del turismo di Klagenfurt). Situata nella sacrestia della chiesa, questa cappella realizzata in 25 anni di lavoro da Ernst Fuchs (1930-2015), uno dei massimi esponenti del Realismo fantastico viennese, è un viaggio tra psichedelico e pop nell’Apocalisse dell’apostolo Giovanni, realizzato completamente a olio, il che ne fa uno dei più grandi dipinti con questa tecnica al mondo: 166 mq di colori brillanti e di velature straordinarie in cui scoprire dettagli su dettagli. È un susseguirsi di scene bibliche e di flash sulla modernità, dalla Gerusalemme Celeste ai satelliti e agli astronauti, in cui perdersi circondati da meravigliose farfalle, uccelli del paradiso, picchi, gufi, pappagalli, cinciallegre e cardellini e, perfino, una volpe. Nella chiesa barocca, oltre a farsi notare il bel pulpito, sorprende l’Ultima cena dello stesso Fuchs che sovrasta il lato destro del coro. Nell’affresco, in cui l’artista si è autoritratto, fa capolino un barboncino bianchissimo. 

    Casa dei leoni, Loewenhaus Klagenfurt
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    A pochi passi dalla chiesa, al n.6 della Wienergasse, una delle tante stradine del centro storico circondate da negozi e bei palazzi, sono pronti ad “aggredire” il visitatore gli 8 leoni della Löwenhaus, appunto la “casa dei leoni”: un palazzo che ha radici nel XV° secolo la cui facciata è stata rinnovata tre secoli dopo. Gli otto re della foresta, con tanto di corona, osservano i passanti dalla cornice di ogni finestra. A realizzarli furono gli stuccatori Kilian Pittner e il figlio Hannibal, attivi a Klagenfurt nel Settecento. I due abili artigiani, però, un leone vero non dovevano averlo mai visto, perché questi felini hanno un che di molto scimmiesco.

    Testo a cura di Jeanne Perego

    Klagenfurt Tourismus

    Neuer Platz 5

    9020 Klagenfurt am Wörthersee

    Kärnten

    Telefono:
    +43 463 287 463 - 0

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